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Lezioni di Yoga
Yoga per tutti. Quel mondo di pratiche che curano corpo e mente non sono più rivolti a un’elite, ma tornano a rispondere ai bisogni che le hanno fatte nascere. «Questo è il vero senso dello yoga, questo ci hanno insegnato i maestri indiani». Di certo si cerca di andare incontro alle esigenze di oggi: poco tempo, pochi soldi, poca voglia di curare il proprio corpo. D’altra parte il bisogno è più «alto. Lo yoga è una disciplina molto antica, nata in regioni che oggi costituiscono l’India del Nord; in origine era una pratica ascetica e meditativa.
Serve a mantenere il controllo sulle proprie sensazioni e pulsioni, a rimettere in circolo l’energia vitale con il movimento del corpo, ad armonizzare sia il corpo con la mente, sia l’individuo con l’universo e la sua energia, attraverso la meditazione.
Il termine yoga si riscontra già nel più antico dei Veda, il Ṛgveda, con il significato di “unire”, “attaccare”, “imbrigliare”. Altri termini sanscriti simili sono yuj (verbo) con il significato di “unire” o “legare”, “aggiogare”
Da qui il significato, posteriore, di yoga come insieme di tecniche anche meditative aventi come scopo l’ “unione” con la Realtà ultima e tesa ad “aggiogare”, “controllare”, “governare” i “sensi” (indriya) e i vissuti da parte della coscienza (buddhi).
Lo Yoga è essenzialmente contatto con se stessi. Esistono vari tipi di yoga. Lo yoga classico ha però una sua matrice fondamentale:l’integrazione tra l’essere umano ed altri ritmi naturali allo scopo di mantenere un buon stato di salute e vivere meglio anche l’ambiente circostante.
HATHA YOGA
Il termine Hatha significa energia del Sole (Ha) e della Luna (Tha), Hatha Yoga rappresenta l’unione del sole alla luna, delle energie solari, maschili a quelle lunari , femminili.
Quando tra queste energie regna armonia tutto il sistema Corpo – Mente – Spirito è in perfetto equilibrio e la sensazione è quella grande di Benessere Psicofisico.
Lo hatha-yoga è costituito da un complesso di esercizi fisico-ginnici, o âsana, e da esercizi di controllo della respirazione (più propriamente del prâna, «soffio vitale»), o prânâyâma, perfezionati nel corso dei secoli da generazioni di yogin.
L’Hatha Yoga insegna al corpo la strada per riportare alla memoria consapevole la sua originale armonia e unità, ma ciò che più conta non è la prestazione fisica, che inevitabilmente varia a seconda dell’età, della storia individuale e della fase di vita in cui ci si trova, bensì la consapevolezza e l’azione.
Consapevolezza significa portare l’attenzione sul corpo, sul movimento, sul respiro. Con un’attenzione ben direzionata si acquisisce controllo, da cui nascono la grazia e la bellezza. Coltivando l’attenzione si coltiva la mente.
Azione significa innanzitutto provare. Fare la posizione seguendo le istruzioni. Significa “capire facendo”. Lo Yoga è una scienza pratica ed empirica, si può comprendere davvero solamente sperimentando gli asana e le altre tecniche in prima persona. Senza mai dimenticare di prendersi cura di sé e tenere in considerazione i segnali del corpo.
La pratica dello hatha-yoga tende al raggiungimento dell’equilibrio psico-fisico, di una maggiore consapevolezza dei nostri processi vitali, fisiologici e, più in generale, del nostro corpo in ogni sua parte.
Come raggiungiamo tale equilibrio e tale consapevolezza? Con la pratica costante e regolare.
Se analizziamo infatti il significato del termine hatha, scopriremo che esso indica appunto «sforzo», «ostinazione», «pertinacia».
La pratica riveste quindi un’importanza fondamentale, andando a modificare lo stato mentale e fisico del discepolo.
Ricordiamo però che uno dei principi fondamentali dello Yoga è di non ricercare i frutti delle proprie azioni (karma-yoga): la pratica andrà pertanto eseguita per sé stessa, senza preoccuparsi del risultato.
Raggiungere questo stato di benessere non è affatto difficoltoso e con la pratica costante non è difficile neppure mantenerlo. Ma non dobbiamo pensare che il raggiungimento di questa prima tappa sia l’obiettivo dell’ Hatha Yoga, anche se per noi uomini d’occidente può essere un risultato considerevole.
Le posizioni che il corpo assume nell’ Hatha Yoga si chiamano, in lingua sanscrita, Asana e , se pur apparentemente sembrano, non sono esercizi ginnici.
Le Asana possiedono innumerevoli finalità, si prefiggono di donare elasticità ai tessuti nel rispetto dell’equazione corpo sta a mente come corpo elastico sta a mente elastica, si prefiggono la comprensione del concetto tensione/rilascio, pieno/ vuoto, poiché in questa differenza ha sede l’abbandono di tutte le nostre tensioni psicofisiche.
La pratica dell’Asana diventerà un mezzo che ci aiuterà a conoscere a fondo il nostro corpo, ad imparare ad ascoltarlo percependone i bisogni reali, a creare una sintonia armonica tra i flussi del corpo , del respiro e dei nostri pensieri.
Nella quiete della mente impareremo ad ascoltare il linguaggio corporeo e per estensione impareremo a conoscere noi stessi. La pratica costante delle Asana ci renderà duttili, malleabili, plastici, il Prana (Energia Vitale) comincerà a fluire liberamente nel nostro essere, ci ripulirà dalle tossine per accompagnarci al fine, la Meditazione.
La pratica di ogni Asana segue delle regole che è necessario rispettare, altrimenti quello che stiamo praticando non è Yoga.
Queste posizioni, una volta prese, vanno mantenute per un certo tempo nella FERMEZZA. E’ scorretto parlare di immobilità perchè questo termine esclude ogni movimento, anche il respiro, che invece si compie in tutta la sua pienezza.
Nell’Asana sia il corpo che la mente trovano la fermezza e la quiete. La nostra attenzione si dirige ad ascoltare il flusso regolare del respiro, possiamo recitare dei Mantra.
La differenza tra la pratica di un principiante e quella di un avanzato è data dalla capacità di raggiungere e mantenere la fermezza dell’Asana per lungo tempo, capacità che solo un lavoro presente e costante ci fa acquisire.
Non pensiamo che in questa pratica sia indispensabile far assumere al nostro corpo posizioni acrobatiche, non sono affatto necessarie, potrebbero anzi crearci delle aspettative che non appartengono alla filosofia Yogica.
Le parole chiave di chi pratica questa disciplina sono accettazione, ascolto interiore, abbandono.
Da ultimo non va dimenticato il beneficio psicologico: ascoltare il proprio corpo controllandone tutte le forze e inseguendo un’armonia di opposti, favorisce le capacità di riflessione e di concentrazione distogliendo il pensiero dalle angosce che attanagliano l’uomo contemporaneo.
Ogni posizione rappresenta una sfida al corpo, uno stimolo all’osservazione di come ciascuno si muove e sosta nello spazio, uno strumento di studio e di miglioramento della propria condizione fisica.
Sono ormai provati e largamente accettati i benefici portati dalla pratica dell’Hatha Yoga. In generale dona nel tempo flessibilità, equilibro, forza e resistenza, oltre ad aumentare la fiducia in se stessi e nel proprio corpo e a incrementare la soddisfazione e la pace interiore.
Molti dei benefici si possono apprezzare immediatamente, sebbene occorra del tempo per scoprire i suoi effetti più profondi e sottili, spesso imprevisti e inattesi.
Ecco alcuni dei più evidenti benefici:
miglioramento generale nello stato di salute;
maggiore calma e capacità di concentrazione;
maggiore vitalità anche in età avanzata.
Articolazione delle lezioni
Le lezioni saranno tenute tutti i venerdì sera dalle ore 18.45 alle 20.00
Per la lezione si consiglia di indossare abiti comodi e naturali, di portare un telo da mare o un tappetino spesso ed un cuscinetto.
La lezione sarà tenuta da un insegnante della Federazione Nazionale Yoga.
Praticare Yoga è facile, sia nel caso tu non abbia mai provato, sia nel caso tu voglia continuare.
INFO ISCRIZIONI
Per informazioni didattiche
istruttore Marco D’Ettore
cell: 3406436157
Per iscrizioni
Segreteria UP Shen Shiatsu Do
Via Fratelli Rosselli n.1 Capodrise (CE)
info@universitapopolareshenshiatsudo.it